Dal 26 febbraio al 3 marzo al Teatro Alfieri di Torino andrà in scena The Full Monty, la vicenda dei disoccupati spogliarellisti più amata e applaudita: il musical è proposto in un nuovissimo e originale adattamento firmato Massimo Romeo Piparo.
Tratto dal film campione d’incassi del 1997 (e musical teatrale nel 2000, rappresentato con enorme successo nei palcoscenici di tutto il mondo), questa edizione di The Full Monty vede protagonista un gruppo di operai disoccupati che vivono nella periferia industriale di Torino, divisi tra la passione per il calcio e un salario da re-inventare. I sei operai si imbarcano in un'impresa fuori dall'ordinario per raggranellare un po' di soldi necessari per le rispettive incombenze: allestire uno spettacolo di spogliarello maschile. L’allenamento e le prove cui si sottopongono permettono loro di ritrovare fiducia in sé stessi, e tutti i loro sforzi per riscattarsi culminano in un gioioso e liberatorio striptease che segna per ciascuno di essi l'inizio di una nuova vita. Tra amarezza e ironia, canzoni e hit famosissime, si snoda uno spettacolo divertente e intelligente, che è diventato un cult. Il regista ha coinvolto nel cast due veri disoccupati: Marco Serafini (38 anni, ex rappresentante ed ex impiegato in una ditta di pulizie, originario di Moncalieri) e Simone Lagrasta (25 anni, ex falegname). I due hanno superato un casting molto speciale che si è tenuto a Torino lo scorso ottobre, ottenendo così una concreta opportunità di lavoro: un contratto della durata di un anno, con un compenso pari all’ultimo stipendio percepito. Il cast vede tra i protagonisti grandi nomi dello spettacolo italiano: (in ordine alfabetico) Paolo Calabresi (Boris, Le Iene), Gianni Fantoni (Zelig), Sergio Muniz (Caterina e le sue figlie, Squadra antimafia), Paolo Ruffini (Colorado, Stracult, Maschi contro Femmine), Jacopo Sarno, (Quelli dell’intervallo, High School Musical) e Pietro Sermonti (Boris, Nero Wolfe, Un medico in famiglia).
Tutto questo nella convinzione che mettere in scena uno spettacolo agganciato fortemente alla realtà sociale che il Paese sta vivendo e sorriderci un po’ sopra,forse può anche aiutare a sdrammatizzare il momento l’attuale momento di crisi…